Mistica tedesca. Entrata a far parte del movimento delle beghine a Magdeburgo,
fu particolarmente dedita al culto del Cuore di Gesù e visse diverse
esperienze mistiche di cui rese conto in una serie di scritti (1250-70), parte
in prosa e parte in versi, composti in basso tedesco, nei quali, attraverso la
narrazione delle proprie visioni, espose le varie fasi dell'ascesi spirituale
fino all'estasi. Tradotti in alto tedesco dal frate domenicano Enrico di Halle e
raccolti nell'opera in sei libri
La luce fluente della divinità, i
suoi testi costituiscono una fondamentale testimonianza dell'antica letteratura
mistica tedesca. Nel 1270
M. si ritirò nel convento benedettino di
Helfta, dove conobbe Matilde di Hackeborn e Gertrude la Grande, che in seguito
provvidero ad aggiungere alla raccolta un settimo volume di testimonianze
(Sassonia 1210 circa - monastero di Helfta 1283 circa).